L'importanza del colore nell'arredamento

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Quando si parla di arredamento d'ambiente è impossibile non includere anche il colore, perchè colore e arredamento sono praticamente inseparabili.
La base del lavoro di Design4Pet è progettare degli ambienti armonici, rilassanti o che infondano una sensazione di energia amalgamando architettura, forma, materiali e colori.
Ma se da una parte la scelta di materiali e colori giusti è una pratica assolutamente naturale e spontanea per un designer, spesso e volentieri è qualcosa di molto complicato per tante persone che tentano di arredare la propria casa.

Un errore molto comune è quello di non tenere nella dovuta considerazione l'importanza del colore, azzardando così improbabili accostamenti dettati dal proprio gusto o da una errata percezione della funzione dei colori.
Spesso e volentieri questa pratica porterà ad un pessimo risultato finale.
Il colore ha una grandissima influenza sulla nostra psiche, sul nostro umore, sulla nostra vitalità e soprattutto sulla qualità del nostro riposo.

Sbagliare il colore di pareti, pavimenti, mobili, tendaggi e complementi di arredo compromette seriamente la qualità della vita delle persone e degli animali, argomento che troppo spesso viene completamente ignorato.


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Scientificamente il colore viene utilizzato quotidianamente, a nostra insaputa, per condizionare la nostra vita.
Uno degli esempi più eclatanti è la pubblicità: in pubblicità infatti nulla è lasciato al caso, il colore viene utilizzato per scaturire nel consumatore un'emozione che influenzerà le sue decisioni.

Allo stesso modo nel design il colore viene utilizzato per creare delle atmosfere che interagiscono con la percezione umana.
Un ambiente può così presentarsi gradevole o sgradevole, caldo oppure freddo.
Il semplice utilizzo del colore può conferire un aspetto tecnico che porterà il visitatore a crearsi delle aspettative di professionalità e pulizia, cambiando solamente il colore lo stesso ambiente può risultare lussuoso, creando sensazioni di reverenza ed ammirazione, oppure informale creando nelle persone una sensazione di convivialità.
Queste sensazioni vengono create semplicemente abbinando, con maestria, i colori delle architetture e degli arredi.

La cromoterapia, ovvero l'uso del potere dello spettro cromatico per influenzare il nostro stato d'animo a livello fisico, è una terapia riconosciuta a tutti gli effetti come medicina alternativa.
E' una pratica antichissima che risale agli antichi Egizi, infatti nella mitologia egiziana veniva attribuito al dio Thot la scoperta della cromoterapia.

Nell'Antico Egitto ogni colore aveva un nome che ne identificava un "potenziale" cioè la funzionalità: 
- il nero (KeM) è simbolo di fertilità; 
- il giallo (KeNiT), che è sinonimo di "oro" come nell'alchimia, è simbolo di divinità solare (con funzione di irraggiamento continuo); 
- il rosso (DeSHeR) è simbolo di sangue e fuoco, può essere un'energia positiva o negativa, ma è sempre sinonimo di estremismo, andando dall'estrema ostilità del "deserto" e del comportamento "folle" alla più grande bontà, perché un cuore forte e un sangue rigenerato sono sinonimi di buona salute e per gli antichi le malattie erano sintomo di comportamento vizioso e perverso (cioè disarmonico rispetto alle leggi dello spirito e della natura), infatti, il medicinale era chiamato PeKheReT (nel cui geroglifico erano simboleggiati la fermentazione del pane e i visceri intestinali) e la cura era preparata magicamente, ove, per magia (HeKA), si intendeva l'energia primordiale (causale) trascendente questo mondo e anteriore alla creazione stessa dei Neter. Il rimedio doveva perciò "circolare" e diffondersi per tutto il corpo in modo armonioso. L'approccio con i colori e con le cure dell'Antico Egitto (come con le altre civiltà di quelle epoche), deve necessariamente fondarsi, partendo dalla considerazione religiosa-magica-astrologica che si aveva allora del rapporto fra malattia cura e trascendenza.

Secondo la tradizione ermetica, sia gli Egizi che i Greci facevano utilizzo di minerali, pietre, cristalli e unguenti colorati, oltre a dipingere le pareti stesse dei luoghi di cura.

I Greci associavano i colori agli elementi fondamentali (aria, fuoco, acqua e terra) e questi ai quattro "umori" o "fluidi del corpo": la bile gialla, il sangue (rosso), il flegma (bianco) e la bile nera, a loro volta prodotti in quattro organi particolari (la milza, il cuore, il fegato e il cervello). 
La salute era considerata risultante dell'equilibrio di questi elementi, mentre la malattia ne era lo sbilanciamento.
I colori, così come erano associati agli umori, venivano anche utilizzati come trattamento contro le malattie.
Il medico e filosofo persiano Avicenna (Ibn Sina), che sosteneva che "il colore è un sintomo osservabile della malattia", ideò una carta che metteva in relazione i colori con la temperatura e la condizione fisica del corpo (ad esempio, secondo Avicenna, il rosso faceva scorrere il sangue ed era perciò sconsigliato in caso di ferite o emorragie, mentre il blu lo "raffreddava" e favoriva la coagulazione).
In India la medicina ayurvedica ha sempre tenuto conto di come i colori influenzino l'equilibrio dei chakra, i centri di energia sottile associati alle principali ghiandole del corpo. 
Anche i Cinesi affidavano il proprio benessere fisico all'azione dei vari colori: il giallo rimetteva in sesto l'intestino, il violetto arginava gli attacchi epilettici. 
In Cina, addirittura, le finestre della camera del paziente venivano coperte con teli di colore adeguato e gli indumenti del malato dovevano essere della stessa tinta.


Design4Pet
La scelta dei colori di un abitazione o di un ambiente lavorativo determina la qualità della vita quotidiana degli esseri umani in quello spazio.
Il colore di un ambiente influisce anche sullo stato d'animo degli animali.

Alcuni animali hanno una visione abbastanza simile alla nostra, altri completamente differente.
Ci sono animali che hanno una visione in bianco e nero, altri percepiscono i colori (anche se in modo differente da noi), alcuni hanno una visione del mondo a pixels, altri vendo a infrarossi, altri ancora percepiscono gli ultravioletti, chi ha una visone più dettagliata e chi ha delle zone cieche.

Nessuno si sofferma su questo aspetto, ma sbagliare il colore o l'abbinamento di un arredamento in una stanza non creerà un disagio solo nelle persone ma anche negli animali che vi abitano.


                                              Anna Lorenza Berghella, Pet Designer