Conosci il tuo Pet per renderlo felice


Dividere la nostra vita e la nostra casa con un animale è un atto che richiede grandissima consapevolezza e rispetto del pet che entra a far parte della nostra famiglia, qualsiasi esso sia.
Tanti anni fa mi ritrovai ad adottare un furetto europeo maschio dal mantello chiaro, mi ero trasferita da pochi mesi a Bologna per studiare, vivevo in una casa universitaria che dividevo con altri studenti universitari.
Schizzo, così lo chiamai, mi arrivò in regalo da un amico di un mio coinquilino, questo esilarante animaletto era stato riportato all'allevatore perché considerato mordace dopo un anno e mezzo dalla vendita, probabilmente per una incapacità di gestione del proprietario.
Un sabato sera dunque mi ritrovai all'improvviso in un trasportino per gatti lui e un pacco smezzato di croccantini americani per furetti.
All'epoca non ne sapevo assolutamente nulla di furetti e consultare il web in cerca di informazioni era tutt'altro che semplice, c'erano gli internet point ed eravamo ancora lontanissimi dall'era dei veterinari on-line pronti a rispondere a qualsiasi domanda gli venga posta, io però dovevo assolutamente sapere qualcosa su quel buffissimo esserino che appena liberato nella mia camera iniziò a saltellare chiedendomi di giocare con lui.
Telefonai al veterinario del mio cavallo, mi disse che il furetto era un mustelide, che era un carnivoro stretto e che avrei dovuto cercare i croccantini specifici per furetto ma purtroppo non mi fu di grande aiuto.
Così il lunedì mattina ero già in libreria a cercare qualsiasi testo che parlasse di furetti, il problema era che sull'argomento c'era veramente poco, il furetto non è un animale molto diffuso, non sicuramente come cane e gatto, così con le poche nozioni che avevo trovato ero riuscita a capire più o meno i suoi cicli gioco, sonno, pappa, ma a livello storico non ero ancora riuscita a trovare notizie sul come era apparso sulla terra ovvero se era un animale creato da madre natura oppure dall'uomo.
Tornai alla mia casa di Pescara per qualche settimana e mi affidai al veterinario di famiglia che aveva sempre seguito i cani e i gatti di casa, un ottimo chirurgo che, visto con i miei occhi in diversi casi, salvò molti gatti incidentati con bruttissime fratture che in pochi mesi tornavano come nuovi, lui mi cambiò subito alimentazione dicendomi che un furetto in natura ha bisogno di quantitativi di proteine differenti di quelle di un furetto in appartamento, mi fidai e per qualche mese passai agli omogenizzati per bambini.
Vedevo Schizzo meno attivo e c'era qualcosa che non andava in lui, così mi sono messa a studiare e a comparare le etichette del cibo, la prima cosa che ho notai nel suo cibo furono le percentuali di proteine, molto più alte che nell'omogenizzato, senza pensarci due volte ricominciai ad ordinare il suo cibo dall'America, mi arrivava in un negozio, all'epoca non esistevano i negozi on-line, era dura, molto dura trovare informazioni e materie prime.
Per un anno tutto bene, il cibo mi arrivava in negozio e dopo pochi mesi i miei coinquilini mi regalarono Scheggia, una furetta Marshall scura con mascherina arrivata dall'America, anche lei con un'infausta storia alle spalle, riportata indietro in negozio perchè morsicatrice.
Nella mia vita non ho mai preso nemmeno un morso da nessuno dei due, erano due furetti dolcissimi, coccoloni, giocherelloni e super paciocconi.
Il tempo passava ed io continuavo le mie ricerche sul furetto, studiavo e leggevo qualsiasi cosa trovassi in materia, avevo scoperto che era un animale creato dall'uomo e che in natura il furetto non ha alcuna capacità di sopravvivere da solo, trovai notizie sulla presunta aggressività se viene nutrito con la carne cruda, sul loro comportamento e sul loro linguaggio anche se, vivendoci, avevo già imparato a conoscerli e ad interagire con loro.
Il mio più grande problema nacque quando il negozio di animali che mi faceva arrivare il cibo chiuse perchè il proprietario andava in pensione, crisi, mi feci fare una bella scorta e nel frattempo iniziai a studiarmi tutte le etichette di alimentazione per gatti, fino a quando trovai un cibo per kitty che aveva gli stessi valori e passai ad alimentare i furetti con quel cibo, che fortunatamente trovavo ovunque. Chiesi anche consiglio ad un veterinario specializzato in animali esotici, mi disse che era un ottimo prodotto e che li stavo alimentando bene.
Vissero con me otto anni, in un periodo in cui non era affatto facile reperire anche le più banali informazioni sugli animali ho avuto la coscienza di farli vivere seguendo la loro natura e i loro fabbisogni senza mai improvvisare nulla.
Non è stato semplicissimo ma nemmeno impossibile, ho scritto questo articolo sulla mia esperienza personale con animali non propriamente comuni per far capire quanto sia importante informarsi e documentarsi sull'animale che si decide di acquistare o di adottare, non soltanto per la corretta gestione ma sopratutto per poter stabilire una buona relazione.
Oggigiorno poi è estremamente facile ricercare informazioni su internet, in poche ore e qualche clic si può accedere a tutto lo scibile su cani, gatti, cavalli, furetti, conigli ecc.., capire immediatamente che alcuni luoghi comuni sono totalmente sbagliati, che ogni animale necessita di una adeguata alimentazione e di tutta una serie di necessità razza specifiche.
Il rovescio della medaglia di questa facilità di informazione è sicuramente il rischio di incappare in siti web o social network che sono delle vere e proprie fucine di nozioni errate e pericolose tuttavia, grazie anche a tutti i veterinari che fanno informazione sul web, con un pizzico di buon senso sarà facile orientarsi ed evitare grossolani errori.
Se si tiene alla vita del proprio animale oggi come oggi si hanno a disposizione mille modi per farlo vivere in pieno benessere, assecondando i suoi istinti.


                 Anna Lorenza Berghella, Pet Designer