Piccettino e il cardatore

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Il cardatore, l'incubo di molti gatti e dei loro umani, temuto e odiato, non è un oggetto che gode di ottima fama nel mondo felino eppure se usato con le giuste accortezze può regalare al micio momenti di grandissimo piacere.
Piccettino è un gatto Europeo a pelo raso, se si leggono le caratteristiche nei siti specializzati l'informazione che salterà subito all'occhio è che questo tipo di pelo non necessita di manutenzione e cioè che non è necessario usare il cardatore sui gatti a pelo corto mentre è indispensabile sui gatti a pelo lungo per evitare che il pelo formi dei nodi.
Personalmente sono contraria a questa affermazione per diversi motivi, il primo è legato alla salute del gatto, tutti i gatti a prescindere dal tipo di pelo fanno la muta e cioè perdono e cambiano il pelo più volte durante l'anno, il pelo solitamente viene ingerito dal gatto nel momento della toelettatura cioè quando il gatto si lava leccandosi il mantello con la lingua, il pelo ingoiato non sempre viene ingerito e la maggior parte delle volte crea i cosiddetti boli di pelo, che il gatto quasi sempre vomita ma che in alcuni casi creano una serie di problematiche.
Il secondo motivo è che la cardatura diventa un momento di coccole e di fusa che rafforza il legame tra gatto e umano, creando una piacevole routine quotidiana.
A mio avviso tutti i gatti, a prescindere dal tipo di pelo, andrebbero cardati quotidianamente, una piccola attività di pochi minuti che libera il gatto dal pelo morto impedendogli così di ingerirne grandi quantità durante la pulizia e una coccola piacevole da godersi assieme.
Come fare per rendere piacevole la cardatura? con Piccettino ho iniziato da cucciolo, era così piccolo che il cardatore era gigantesco, anche se nel giro di poche settimane le proporzioni si sono ribaltate.
Il nostro momento cardatore è la mattina, al rientro dalla passeggiata con Zero, prima di preparare la colazione per tutti, Piccettino sale sul tavolo facendo delle sonorissime fusa, struscia le guance sul cardatore e poi si allunga su un fianco, lo cardo, lo giro delicatamente a pancia in su, lo cardo e poi lo giro sul lato opposto, fatto anche l'ultimo lato si mette seduto, ripasso la schiena e termino l'operazione con la cardatura della coda.
Pulisco il tavolo e inizio a preparare la pappa sotto l'attentissima e impaziente supervisione di Zero che mi tira nasate di felicità nei fianchi e di Piccettino che si strofina e mi tira testatine d'affetto durante il riempimento delle ciotole.
A Piccettino piace tanto essere cardato semplicemente perché non gli ho mai fatto provare dolore, il trucco è questo, il gatto si abitua a qualcosa di piacevole e se questo momento viene associato a un momento ancora più piacevole, come quello della pappa, il successo è assicurato.
È importante avere un atteggiamento positivo, mostrare al gatto serenità e felicità come se la cardatura fosse il momento più bello della giornata, la musica classica o ambientale di rilassamento aiutano tantissimo a rilassare il gatto, se il vostro micio ha il pelo lungo e forma tanti nodi è fondamentale tagliarli tutti prima di iniziare la cardatura, il cardatore non deve essere utilizzato come una spazzola che strappa i capelli annodati, perché in questo caso il dolore che prova il gatto è così forte da fargli odiare questo momento e appena vedrà il cardatore ovviamente scapperà per non subire questa tortura.
Il cardatore è un oggetto che serve a mantenere il pelo senza nodi, quindi se viene utilizzato su un mantello districato per il gatto sarà una piacevole esperienza e si lascerà cardare tutti i giorni, mantenendosi libero dal pelo morto ma se al contrario viene utilizzato come spazzola strappa nodi il gatto odierà il cardatore e non si farà mai più toccare dopo la prima dolorosa esperienza.
                   Anna Lorenza Berghella, Per Designer