Arricchimento ambientale e impoverimento ambientale

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Arricchimento ambientale, due parole che negli ultimi anni sono sempre più usate, anche se molto spesso impropriamente pronunciate non soltanto dai proprietari di pets ma anche dagli addetti ai lavori, veterinari, consulenti di relazione felina ed educatori, tutti parlano di arricchimento ambientale senza una evidente cognizione di causa e riferendosi unicamente al gatto, mentre se si ha a che fare con il cane tutti i suggerimenti e i consigli vertono al contrario, cioè non a riempire la casa di oggetti e complementi ma di svuotarla da tutti gli arredi non essenziali, portando sia i proprietari sia i cani a vivere in maniera estremamente minimale in uno stato continuo di privazione. Il risultato sconcertante è che le case dei proprietari di gatti sono piene di cucce, cuscini, lettiere, tiragraffi, tunnel, topini, esche, mensole e giocattoli ovunque quasi a fare concorrenza alla casa di un accumulatore seriale.
Per contro le case dei proprietari di cani sono praticamente vuote, prive di tappeti, con un divano sfondato ricoperto di teli, il numero essenziale di sedie per sedersi, una tavola spesso con le zampe rosicchiate, tutto quello che sta a terra è in pericolo, nulla deve essere lasciato per sbaglio ad altezza cane e così queste abitazioni hanno l'aspetto di case in cui è in corso un trasloco, così desolate da far sembrare siano appena passati i ladri.
Una cosa tuttavia accomuna i proprietari di cani e di gatti, il terrore di rientrare e trovare, nonostante chi in niente o chi in troppo, la casa distrutta.
Danni, deiezioni inappropriate e la paura che comunque cani e gatti possano farsi del male o cacciarsi nei guai in loro assenza, dopo aver speso tempo e soldi seguendo consigli di professionisti che magari hanno individuato il problema comportamentale dell'animale ma non sono in grado di risolverlo concretamente nell'ambiente.
Ciò accade perchè conoscere il comportamento animale non implica saper gestire il problema nello spazio domestico in maniera funzionale ed esaustiva.
Nella mia esperienza di progettista ho visto case di proprietari di cani che assomigliavano a carceri con cancelli in ogni stanza, recinti in salotto, gabbie di misure inappropriate alle dimensioni dei propri cani, giardini completamente distrutti, traversine che coprivano il pavimento di stanze intere, la ricerca disperata di arredi resistenti, divani seppelliti di coperte, e soluzioni bizzarre come quella di mettere le sedie sul divano per non farci salire il cane, case desolate che nonostante i pochi arredi presenti avevano evidenti i segni delle distruzioni.
Nelle case dei proprietari di gatti, all'opposto, pareti intere tappezzate di arredi, tiragraffi di ogni tipo sparsi ovunque, la maggior parte posizionati attorno al divano con la speranza che il gatto la smetta di distruggerlo, pavimenti ricoperti di giocattoli e gatti che comunque non utilizzavano gli arredi a loro dedicati.
Quanto dispiacere e frustrazione in queste persone che spesso dopo aver in buona fede seguito consigli sbagliati, aveva modificato la propria casa, rendendola anti ergonomica, scomoda e difficile da pulire, fino ad arrivare inevitabilmente alla soluzione più estrema, cioè quella di isolare l'animale in una stanza dedicata, che spesso diventa il giardino quando si parla di cani.
Quando si decide di acquistare o adottare un animale, che sia un cane, un gatto o qualsiasi altra specie, questa scelta non deve per forza implicare il fatto che la nostra casa si debba trasformare in una stalla oppure in un cella di clausura.
Purtroppo la rosa di soluzioni proposta da siti internet e professionisti per evitare questo problema sono una più estrema e visivamente impattante dell'altra.
La casa non è soltanto un riparo dove dormire, mangiare e andare in bagno, la casa è il luogo più intimo in cui le persone di tutto il mondo trovano la loro pace, si rilassano, vivono uno spazio comodo, bello, funzionale e accogliente, l'ambiente che rispecchia la propria personalità e gusto, la casa è lo spazio più importante per ogni singolo essere umano.
Vivere in un ambiente scomodo, inergonomico, che esteticamente non rispecchia i nostri gusti provoca malesseri a livello fisico e psichico, le persone che convivono con animali che hanno problemi comportamentali legati all'ambiente sono fortemente stressate non soltanto per l'impotenza di non riuscire a capire ed aiutare il proprio pet ma anche per la frustrazione di dover scendere a compromessi abitativi che stravolgono completamente il senso di benessere all'interno dell'abitazione.
Per non parlare poi dei pericoli che non vengono mai considerati dai "professionisti" del settore quando suggeriscono soluzioni senza curare lontanamente l'aspetto sicurezza globale non soltanto degli animali ma anche di tutti gli altri membri della famiglia, bambini in primis.
Quando si interviene nell'ambiente arricchendolo e modificandolo a misura di pet l'aspetto più importante deve essere la sicurezza, rendere un ambiente sicuro significa che quell'ambiente non è soltanto a prova di pet ma è anche a prova di essere umano e soprattutto di bambino.
Quanti cancelletti hanno tenuto un cagnolino di tre chili ma si sono aperti su sollecitazione di un bimbo purtroppo volato giù per le scale, quanti tiragraffi sono caduti addosso a bambini che tentavano di scalarli imitando il gatto, gli esempi da fare sono infiniti, purtroppo c'è molta leggerezza quando persone di altri settori si appropriano del diritto di consigliare e suggerire soluzioni di arricchimento ambientale senza sapere letteralmente nulla sull'argomento.
Le conseguenze sono sempre negative, persone che spendono soldi, animali che non usano gli arredi comprati per loro, scelte di complementi azzardate, inadeguate agli animali e non sicure.

Progettare ambienti dedicati ad animali ed esseri umani significa assumersi la responsabilità di non trascurare nessun dettaglio per consentire alle persone di vivere serenamente in simbiosi con i propri animali, evitando l'insorgere di problemi legati al territorio e risolvendo quelli che eventualmente si siano venuti a creare con una gestione scorretta degli spazi abitativi.

Per questo motivo è auspicabile che proprietari di pet e professionisti del settore prendano sempre più coscienza dell'importanza primaria del lavoro del pet designer come solida base su cui costruire un sano e corretto rapporto tra pet e proprietario.
      Anna Lorenza Berghella, Pet Designer