Recensione: pettorina antifuga

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Inizio questo nuovo anno con un articolo un po' particolare, non ho potuto fare a meno di notare la miriade di appelli di cani e gatti fuggiti la notte di Capodanno durante i maledettissimi spari di festeggiamento, continuo sempre a ribadire la mia totale disapprovazione su questa usanza barbara, inutile e inquinante che ogni anno ammazza di paura tantissimi animali selvatici, oltre a causare la fuga e parecchi incidenti di quelli domestici.

Per quanto riguarda gli animali domestici però non riesco a capacitarmi di come nonostante tutto il materiale che si può trovare su internet, tra consigli e articoli, ancora troppi proprietari incoscienti mettano a repentaglio la vita dei propri animali.

E così anche quest'anno, come tutti gli anni, il bollettino dei cani fuggiti la notte di San Silvestro è infinito e tra i mille appelli si leggono anche fughe che riguardano cuccioli portati fuori durante i festeggiamenti che terrorizzati dai botti sono letteralmente usciti dal collare per fuggire via.

Quando leggo queste drammatiche vicende mi faccio sempre mille domande che purtroppo non troveranno mai risposta, come si fa a pensare di portare fuori un cane in una situazione del genere? Come si fa a rimanere con il guinzaglio in mano mentre il cane si sfila il collare o la pettorina? Vuol dire forse che non si è affatto consapevoli delle reazioni di un cane e che si usano questi strumenti senza un minimo di consapevolezza.

Non sono il collare o la pettorina che trattengono il cane ma il rapporto, il legame, il lavoro che si fa insieme.

Il guinzaglio, il collare, la pettorina, sono strumenti che uniscono il cane al suo umano ma non sono nulla se alla base non c'è un legame tra uomo e animale che va ben oltre dalla capacità di tenuta di un moschettone o di una corda, la fiducia, la conoscenza del cane, la vita insieme, l'addestramento o educazione, questa è la corda di acciaio che unisce il cane al suo umano in qualsiasi situazione, che fa la differenza nell'attraversare la strada e in tutte le situazioni in cui le reazioni del cane potrebbero creare una situazione di pericolo o di fuga, il controllo dell'animale è il guinzaglio, il collare, la pettorina più sicura che ci sia, ma tutto questo non si ottiene da un giorno all'altro, non cade dal cielo, ci si arriva con il tempo e l'impegno quotidiano.

Esistono comunque situazioni in cui cani che magari hanno avuto un passato traumatico, o cani particolarmente paurosi o ancora per tutti quei proprietari che proprio non riescono a trattenere il loro cane con pettorine e collari normali abbiano comunque bisogno di uno strumento sicuro per uscire con il proprio cane, consiglio vivamente la Pettorina Trail della Hurtta, è una pettorina molto leggera, traspirante, comoda, resistente e assolutamente sicura dal punto di vista della fuga, soprattutto per tutti i cani con il torace profondo, la seconda cinghia avvolge il cane al disotto delle costole rendendo impossibile al cane sfilarsi la pettorina andando indietro.

Se non si ha ancora un rapporto di sinergia con il cane è importante comunque non esporre l'animale a inutili rischi ed è per questo nostra responsabilità scegliere ed utilizzare strumenti adatti a limitare i pericoli per noi, per il nostro cane e per tutti gli altri, un cane che scappa può sempre essere un pericolo per tantissime altre persone e altri animali, oltre che per il cane stesso, è inconcepibile che persone che si lamentano costantemente che il loro cane esce a piacimento dalla pettorina o dal collare continuino ad utilizzare gli stessi fallimentari strumenti, anche se ribadisco il concetto che il cane in passeggiata con il suo umano non dovrebbe proprio arrivare ad avere una paura tale da voler scappare terrorizzato e da non rispondere ai comandi, così come non dovrebbe assolutamente accadere che un proprietario porti fuori il suo cane la notte di Capodanno durante gli spari, anche se il suo cane fosse il più addestrato e abituato del mondo, figuriamoci un cucciolo o un cane pauroso.

Nessuno ci impone di acquistare o adottare un animale, qualsiasi esso sia, nel momento in cui lo facciamo però abbiamo il dovere di trattarlo bene, di farlo vivere secondo le regole del benessere animale e dobbiamo proteggerlo per la sua incolumità e quella di altre persone e animali. 

                                            Anna Lorenza Berghella, Pet Designer