I gatti e l'acqua

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Uno dei luoghi comuni più popolari sui gatti è legato alla loro leggendaria avversione all'acqua, infatti nell'immaginario collettivo il gatto odia l'acqua ma nella realtà dei fatti non è proprio così.

Questa diceria popolare forse trae origine dalla figura del leone, che vive in un ambiente estremamente arido, ma tra i grandi felini ci sono anche le tigri e i leopardi che sono eccellenti nuotatori ed amano immergersi e stare in acqua, così come tantissimi altri felini.

I gatti sono animali estremamente puliti, ogni giorno dedicano una sostanziale parte della giornata alle pratiche di pulizia del pelo, che districano e lavano sia dalla sporcizia che può intrappolarsi, sia dagli odori che possono essere stati assorbiti durante la giornata, il gatto può essere definito un piccolo maniaco della pulizia, usa la sua lingua ruvida per leccare e pulire il mantello in ogni sua parte, per questo motivo i gatti domestici che vivono in casa non necessitano di essere lavati al contrario dei cani che non hanno la stessa ostinata dedizione alla pulizia rispetto ai felini.

Il fatto che il gatto sia autonomo nelle pulizie personali non significa che non ami l'acqua come elemento, ma semplicemente non è necessario lavarlo o toelettarlo come il cane, per aiutare il gatto nella sua pulizia basta infatti utilizzare con regolarità il cardatore, una spazzolina che serve a togliere l'eccesso di pelo, pettinare il gatto quotidianamente impedisce al micio di ingerire grandi quantità di pelo morto evitando la formazione dei boli di pelo all'interno dello stomaco, il cardatore aiuta anche a districare e ad evitare la formazione dei nodi nel mantello dei gatti a pelo lungo.

Chiarito che i gatti non necessitano del bagnetto vediamo quali attitudini hanno con l'acqua, generalmente tutti i gatti sono attratti dall'acqua ed amano giocarci, lo fanno però in maniera molto diversa tra loro, ci sono gatti che amano giocare e bere dai rubinetti, si divertono a zampare e schizzare l'acqua corrente all'interno di lavandini, vasche da bagno e fontanelle, mentre altri possono avere meno confidenza con questo elemento.

Giocare con l'acqua è un attività estremamente divertente per i felini e stimola li stimola a livello sensoriale.

Quando capita di vedere l'immagine di un gatto che nuota si rimane sempre piacevolmente sorpresi, come se fosse un'attività straordinaria per un gatto ed invece non è così infrequente, tantissimi gatti se ne avessero la possibilità nuoterebbero.

Una delle razze più legate all'acqua, anzi, è più corretto dire che necessita di avere la possibilità di nuotare, è il Turco Van.

Un altro grande amante dell'acqua è il Maine Coon ma più in generale le altre razze hanno tutte un ottimo rapporto con l'acqua, anche se in maniera più morigerata.

Perchè, come in ogni altra cosa, i gatti hanno un modo tutto loro di apprezzare le cose, non amano bagnarsi il pelo sotto la pioggia, non amano il bagnetto, ma adorano giocare con le zampe nell'acqua contenuta all'interno di ciotole, contenitori, vasche e in alcuni casi anche piccole piscine per bambini o vasche da bagno.

Vederli nuotare invece è più complicato, molto raramente i gatti accettano di immergersi in una vasca da bagno, è più facile vederli immergersi in mare o in un lago, raramente nelle piscine per via del cloro, ma nelle bio-piscine in cui il cloro non è presente li si può vedere nuotare ed anche tuffarsi.

Per i gatti l'acqua è di grandissimo beneficio, come per qualsiasi essere vivente, nuotare fa indubbiamente bene ed i mici abituati all'acqua fin da piccoli cresceranno coltivando questa passione, ma anche i gatti che non sono mai stati abituati da cuccioli in determinate situazioni possono sperimentare i benefici dell'acqua, l'importante è non forzarli mai, non spaventarli, non bagnargli la testa, i gatti devono avvicinarsi all'acqua spontaneamente, sentendosi liberi di sperimentare rispettando i loro tempi, la natura farà il resto del lavoro.

                        Anna Lorenza Berghella, Pet Designer