Runner e cani



Torno a scrivere dopo un lungo periodo di assenza dal blog dedicandomi ad un argomento che spero apra tanti spunti di riflessione e soprattutto possa essere d'aiuto a tante persone.

I visitatori di parchi nazionali, oasi protette o posti abitati da animali selvatici sono tenuti a comportarsi in un certo modo per non infastidire gli animali che abitano quei luoghi, ci si aspetta quindi che quelle persone siano già informate su come comportarsi nel caso di incontri ravvicinati con animali più o meno pericolosi, sia per tutelare la propria incolumità sia per evitare reazioni aggressive, dovute a paura o difesa, da parte degli animali selvatici.

Questi corretti comportamenti purtroppo vengono messi in atto solo quando ci si trova in questi luoghi selvaggi, negli ambienti cittadini, nei parchi pubblici o negli spazi abitati improvvisamente nessuno si cura di controllare i propri comportamenti, ad esempio davanti a un cane.

Quante volte si assiste a scene pietose di gente che passando vicino al cancello di un giardino nel quale vive un cane, che magari abbaia alle persone che passano, lo incitano con atteggiamenti che non si sognerebbero mai e poi mai di avere in un ambiente naturale in presenza di un orso o di un lupo.

Le tre categorie peggiori di persone che istigano i cani in passeggiata sono i runner, i ciclisti e i "monopattisti" elettrici.

Certo, i cani di qualsiasi taglia e razza devono essere educati ad ignorare le persone quando si esce in passeggiata, devono essere abituati a rimanere indifferenti davanti ad una persona che corre o ad una bicicletta che gli passa poco distante, l'educazione di un cane, soprattutto se vive in un ambiente urbano, è importantissima ma ci sono dei limiti ben precisi che se vengono superati sono in grado di istigare anche il cane più addestrato.

Un cane addestrato a rimanere indifferente di fronte allo stimolo di una persona che corre è un cane estremamente equilibrato, che ha un grandissimo controllo su uno degli istinti più forti, cioè l'istinto predatorio, che ovviamente trova il massimo della sua stimolazione nel vedere un essere umano correre a poca distanza, ovviamente è un tipo di controllo che con il giusto addestramento può facilmente essere richiesto a qualsiasi cane, ma questo esercizio ha delle ovvie limitazioni, che nella maggior parte dei casi non dipendono tanto dal cane quanto dall'umano che corre senza un minimo di educazione e rispetto per il cane.

Quando si ha la necessità di attraversare una strada lo si fa sempre rispettando alcune regole, aspettare il verde pedonale, oppure fermarsi e guardare a destra e a sinistra prima di procedere all'attraversamento, queste sono regole di buon vivere civile che tutelano noi dal finire sotto una macchina e un automobilista dal causare un incidente, mi chiedo perchè runner, ciclisti e monopattisti non debbano imparare a comportarsi in maniera civile quando incontrano dei cani, il giusto atteggiamento potrebbe metterli al riparo da spiacevoli incidenti che spesso provocano con il loro fare incurante.

Arrivare nel silenzio assoluto alle spalle di una persona che è a spasso con il suo cane è uno dei motivi principali di morsi, attacchi e disastri, l'avventore fa affidamento sul fatto che il cane sia a guinzaglio come se il guinzaglio fosse una sicurezza assoluta ma purtroppo non è affatto così perchè non si può sapere quando sia effettivamente lungo quel guinzaglio e soprattutto, cosa ancora più determinante, non è detto che il proprietario in quel momento, preso alla sprovvista, abbia il tempismo di trattenere il cane.

I cani, per quanto possano essere addestrati, reagiscono alle provocazioni, il ciclista o il runner che arriva all'improvviso alle spalle del conduttore del cane, in alcuni casi facendo anche "sussultare" il proprietario, creano nel cane una reazione, ci saranno cani che reagiranno abbaiando, cani che cercheranno di acchiappare il runner e cani da difesa che entreranno in modalità protezione del proprio umano, questi ultimi solitamente sono tutti di taglia media con prestanza fisica importante, una volta attivati non è affatto semplice trattenerli davanti a uno stimolo così forte, anzi il più delle volte il conduttore è sottoposto ad uno sforzo fisico notevole che può recargli strappi muscolari o addirittura farlo cadere, con tutte le conseguenze del caso. 

Un'altra situazione al limite della pericolosità è quando runner, ciclisti e persone sul monopattino si avvicinano fissando il cane, in alcuni casi anche chiamandolo facendo suoni con la bocca, ho assistito personalmente più di una volta a scene incredibili da parte di queste persone che regolarmente si indispettiscono quando poi, inevitabilmente, il cane "scatta" all'ultimo momento prendendoli alla sprovvista, inutile dire che questo comportamento è sbagliatissimo, provocatorio e poco rispettoso per il cane e per il proprietario che, suo malgrado, deve trovarsi a gestire una situazione nella quale il cane ha più che ragione, ed è il corridore ad essere in torto marcio.

Se si vuole correre in spazi frequentati anche da persone che escono in passeggiata con il cane bisognerebbe imparare a comportarsi in maniera più civile.

Per prima cosa non si deve mai fissare il cane, mai cercare un contatto visivo con nessun tipo di cane neanche di piccola taglia, spesso e volentieri sono proprio i più piccoli ad avere il morso facile ed alcuni hanno bocche capaci di fare danni molto importanti, non si deve mai sottovalutare un cane per la sua taglia. 

Altra regola importantissima, non correte o pedalate troppo vicini alle persone con i cani, potreste non calcolare bene la lunghezza del guinzaglio e non fate affidamento sul fatto che il guinzaglio non possa mai scappare di mano.

Non fate mai impaurire il proprietario del cane arrivando quatti quatti alle spalle, molti cani reagiscono agli stati d'animo del proprio umano ed in questo caso le reazioni scatenate possono essere davvero molto pericolose.

Il mio consiglio personale per runner e ciclisti è quello di passare cercando di essere il più possibile neutri, non fissate il cane, cercate di capire da lontano se è il caso di sfrecciare accanto al binomio in passeggiata o se invece è il caso di rallentare e fare qualche passo normale o magari di camminata veloce, questo è sintomo di buona educazione e soprattutto di rispetto per il cane, rallentando mostrate la vostra buona volontà a non provocare il cane, che molto probabilmente sarà ben gestito dal proprietario che sicuramente vi ringrazierà per l'accortezza.

Se vi soffermate a pensare a quanti runner può incontrare un proprietario quando esce con il suo cane, potete immaginare quanto questi comportamenti inadeguati possano rendere un vero e proprio calvario per il proprietario una passeggiata ed uno stress per il cane, che ha un atteggiamento legittimo ma che deve essere continuamente richiamato, cadendo in frustrazione.

Parlo da proprietaria di un cane da difesa, sensibile ad ogni minima situazione e molto attento quando esce in passeggiata, anche se rilassato e apparentemente preso dagli odori della passeggiata è sempre estremamente vigile su tutto quello che accade attorno a lui, è addestrato ad ignorare gli stimoli e non ha problemi con i runner, se questi passano con le dovute accortezze, ovviamente si attiva ed innesca un atteggiamento di protezione nel momento in cui il corridore di turno lo istiga tenendo un comportamento scorretto e, giustamente, essendo un cane da difesa si comporta istintivamente di conseguenza.

Fino ad oggi ho sempre anticipato ogni situazione calmandolo ed evitando qualsiasi tipo di reazione ma non tutti i proprietari sono come me, non tutti i proprietari sono sempre pronti e reattivi, non tutti i cani sono equilibrati e non bisogna mai fare affidamento sulla forza fisica di chi tiene il guinzaglio, perchè in certi casi i cani riescono letteralmente a strapparlo di mano anche alla persona più forte e muscolosa.

Tra le regole di buona educazione civile ci dovrebbe essere anche quella di rispettare i cani che passeggiano a guinzaglio con i loro proprietari.


                                                               Anna Lorenza Berghella, Pet Designer