L'antica usanza di dare il pane al cane

design4pet L'antica usanza di dare il pane al cane

Tutte le usanze di uso comune in un territorio trovano le loro radici in tradizioni antiche, il più delle volte arrivano da scritti religiosi oppure da usanze pagane.

Se si scava a fondo in una usanza popolare si potrà arrivare a comprendere come sia nata e comprendere il motivo per il quale si sia così tanto diffusa da essere ancora oggi praticata.

Dare il pane secco ai cani è una pratica che si perde nella notte dei tempi ed è purtroppo ancora molto diffusa nonostante sia stata chiaramente smentita dalla medicina moderna.

Si pensa, erroneamente, che il pane secco pulisca i denti al cane e nonostante i veterinari si prodighino nel contrastare questa falsità,  questa usanza viene comunemente praticata pressoché ovunque, anzi possiamo affermare che le persone consapevoli, che hanno ben chiaro il danno che viene causato dal pane nella bocca del cane, sono una sparuta minoranza.

Il pane secco è tremendo, non pulisce nulla anzi contribuisce a creare placca sui denti, il pensiero errato che il pane secco sia duro ed abrasivo nell'atto della masticazione è sbagliatissimo, a contatto con la saliva il pane si ammolla e durante la masticazione si appiccica ben bene ai denti del cane creando più problemi che altro, se non ci credete avete due possibilità: la prima è provare personalmente a masticare un pezzetto di pane secco e deglutirlo solo quando lo avrete del tutto ammorbidito e masticato, la seconda è chiedere al vostro dentista cosa ne pensa del pulire i denti con il pane secco, vi anticipo già che non avrete una risposta cordialissima.

La tradizione del tozzo di pane secco offerto al cane ha origini antichissime, nella mitologia norrena Garmr, cane infernale guardiano del regno dei morti, è legato ad una catena davanti ad una caverna chiamata Gnipahellir. 


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Garmr è feroce, il suo pelo è ricoperto di sangue, però si dice che le anime riescano ad oltrepassarlo senza problemi se gli offrono da mangiare un pezzo di pane dolce che sia intriso nel loro sangue.

Molto probabilmente da qui nasce un'usanza che ancora oggi è più che radicata nelle nostre consuetudini, con buona pace della salute dentale dei nostri incolpevoli amici a quattro zampe.

                    Anna Lorenza Berghella, Pet Designer


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